Allora oggi è il grande giorno, anche qui, dove, come diceva più o meno Bersani, “la politica è come la piadina”. Queste primarie, comunque la si pensi, sono un momento storico per quell’oggetto sempre più bistrattato chiamato politica. L’idea di volontari mobilitati in tutti i seggi di per sé ha qualcosa di prezioso, e anche quella di gente in fila pronta a versare due euro per un progetto comune, per qualcosa che nessuna legge ti impone o suggerisce di fare. La speranza è che tra poco si veda accadere la stessa cosa anche sull’altro fronte. Su tutti i fronti. Perché da qualsiasi parte si stia, non si può negare che un partito, un movimento o una qualsiasi organizzazione priva di democrazia interna possa davvero contribuire a salvaguardare, praticare o incentivare la democrazia una volta arrivata al potere. Magari le primarie, queste primarie, non sono lo strumento perfetto o non saranno sufficienti (e infatti serviranno anche quelle per scegliere i parlamentari), ma di certo sono un inizio e un esempio importante. E non è poco.
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