Quale coraggio contro le buche?

C’è chi ha parlato di coraggio per averci messo la faccia a differenza dei tanti che si sono limitati al clic su facebook. Insomma, par di capire che i trenta impavidi che sabato scorso hanno marciato fino in Comune sarebbero un esempio da imitare per protestare contro le buche. Scemdere in piazza, metterci la faccia sono effettivamente atti di coraggio. Soprattutto quando si rischia di perderla, la faccia. Per esempio perché quella che era nata come un’idea magari divertente, il gruppo di facebook contro le buche (ce ne sarà pure uno contro la pioggia?) si vuole farla diventare  una manifestazione. Come se davvero ci fosse qualcuno che non vuole riparare le strade. Come se Matteucci non parlasse di buche e marciapiedi fin dalla scorsa campagna elettorale, come se non avessimo addirittura venduto le reti del gas per riparare ste benedette strade. La realtà è che l’amministrazione è ossessionata dalle buche e dai tantissimi cittadini che se ne lamentano. E in questo caso come in pochi altri, per manifestare il proprio disagio bastava mandare una mail in Comune.

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