Ma chi te lo fa fare? Per il popolo di quelli che sbuffano quando non trovano parcheggio sotto il portone dell’ufficio appare come qualcosa di fantascientifico che una domenica mattina di un novembre, per quanto non freddo ma già adatta a stare sotto il piumone, si possa andare a macinare km a piedi per una maratona o una mezza maratona. Al netto degli sportivi professionisti, ovvio. Poi i superstiti te la descrivono come un’esperienza entusiasmante. Per qualcuno la più intensa della vita. È spingere il proprio corpo oltre il limite, è andare oltre la soglia del dolore, resistere a quell’istinto che a un certo punto ti farebbe mandare tutto a quel paese e mollare. E poi, se non altro, i numeri dicono che non è più una cosa di nicchia. Capita una volta all’anno: forse le questioni legate a deviazioni di traffico e disagi per i non maratoneti possono essere considerabili secondarie?
Condividi