In quello che dicono gli scissionisti del Pd (e anche diversi non scissionisti) c’è probabilmente molto di vero: il Pd oggi non è connesso con ampi strati della popolazione italiana. Ed è forse vero anche che propone ricette che altrove sono state tentate senza grandi risultati. E sicuramente ha perso il referendum e difficilmente può sperare di raggiungere un 40 percento dei voti. Benissimo. Detto questo, però, quando si ascoltano le ragioni di personalità come Pier Luigi Bersani e i suoi consiglieri ravennati Vasco Errani e Miro Fiammenghi viene forse naturale pensare che l’occasione per connettersi con il paese, per dimostrare l’efficacia della loro proposta e vincere le elezioni l’hanno già avuta, e nemmeno tanto tempo fa. Anzi, a ben pensarci, proprio alle ultime elezioni, nel 2013. Certo, in quattro anni cambiano tante cose. Saranno cambiati anche loro?
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