Il bombolone di oggi è nuovamente offerto da Giulio Bazzocchi, militante di Lista per Ravenna. Troppo ghiotta, infatti, l’occasione per non approfittarne e mostrare uno spaccato della nostra società: da una parte la consigliera di Sel Sarah Ricci che difende la legge 194 e si batte contro l’obiezione di coscienza dei medici (il tema è quello dei consultori), dall’altra appunto uno come Bazzocchi, che risponde alla Ricci accusandola di fatto di diffondere «la cultura della morte». «L’atto sessuale come puro atto biologico – è il commento sdegnato del nostro uomo alle parole della Ricci –, l’egoismo della figura femminile, snaturata nelle sua essenza, contrabbandato con libertà della donna, la negazione della libertà di coscienza (!) da parte di un medico, che ancora prima è uomo e magari padre, comunque figlio, la negazione infine di ogni diritto a chi è il fulcro del discorso: la vita che deve nascere, che è barbaramente negata, ridotta ad un nulla». D’altronde, solo pochi giorni fa, commentando la vicenda dei distributori di articoli porno, Bazzocchi invitò la cittadinanza a riflettere sulla sessualità, «a capire quale dono ci sia stato dato nel potere procreare un essere umano» e a non ridurla «a puro piacere». Va bene, no comment.
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