Il temporale che si è abbattuto ieri sulla festa del Pd ha avuto almeno un vantaggio: ha abbreviato i tempi del dibattito e ha risparmiato ai presenti l’ipocrisia del titolo stampato sui manifesti che annunciava un confronto tra sindaci sulle città. Era chiaro che la gente non era accorsa a centinaia, nonostante l’ora e nonostante il tempo, per sentire il sindaco di Imola (ma perché poi proprio Imola? forse perché il suo giovane sindaco Manca, bersaniano di ferro, farà carriera da grande?) e Matteucci confrontarsi con il sindaco di Firenze. Tutti erano lì per Renzi sfidante di Bersani e così, almeno, si è arrivati subito al nocciolo. Il primo ad affrontare l’argomento, al primo intervento, è stato proprio Matteucci, in direttissima. Anche se la giornalista non gliel’aveva nemmeno chiesto. E così, sul palco è subito emerso che c’erano tre sindaci Pd che parlavano di primarie, di cui uno candidato e gli altri due sostenitori del suo avversario. Per fortuna che Bersani non verrà perché, altrimenti, ora toccherebbe trovare due interlocutori di peso “renziani” per rispettare la par condicio…
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