Sotto l’albero il titolo di Capitale Italiana della Cultura: l’ha deciso ufficialmente il Governo che Ravenna, assieme alle altre quattro città perdenti della sfida europea. Un contentino? Può darsi. Ma in un Paese dove si fanno tanti annunci e poi non accade quasi nulla, questa designazione è pur qualcosa. 200mila euro di premio a ogni città sono un misero budget? Forse, ma visto i tempi che corrono può anche bastare. Insomma dopo tutto l’ambaradan durato cinque anni, le risorse (umane e materiali) investite, comprese le polemiche finali per la sconfitta, abbiamo un titolo di cui vantarci e su cui puntare nel 2015. Un regalo di Natale che non guasta. Meglio Cic che gnit.
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