Vince Ciclat, alla fine è andata così. Hera ha provato a ottenere un ribasso sui costi dell’appalto rifiuti dandolo a quelli di Aimeri e non ce l’ha fatta perché è scoppiato il caos. Ciclat ora si riprende il lavoro e senza dover applicare quel ribasso che ha sempre ritenuto insostenibile. Magari anche il clima elettorale ha un po’ accelerato i tempi: forse senza elezioni Aimeri avrebbe avuto un po’ più di tempo per mettersi in carreggiata? Eppure, va detto, il Tar aveva dato ragione a Hera: l’affidamento ad Aimeri non aveva nulla di strano. Salvo che poi i risultati del servizio non potevano essere definiti soddisfacenti. Ora ci sono un centinaio di lavoratori in ballo, costi che Hera voleva ridurre e che non lo saranno e la sensazione diffusa che sia stato fatto un gran pasticcio. Nel braccio di ferro tutto interno al Pd questo giro lo hanno vinto le cooperative locali. Chissà se ci sarà mai una rivincita…