Leggiamo insieme dal vocabolario di italiano della Treccani, disponibile online. «Scaturire: v. intr. [dal lat. scaturire, der. di scatere «sgorgare»] (io scaturisco, tu scaturisci, ecc.; aus. essere). – Venire fuori, avere origine: lo vedeva d’un tratto s. dal nulla come un essere raccapricciante suscitato da un sogno orrendo (Piovene); in senso fig., derivare, conseguire: da questo studio scaturiranno nuovi elementi di ricerca; dal male non può s. che male; riteneva la legge scaturita dall’idea di giustizia (Sciascia)». Insomma non c’è dubbio che scaturire non sia sinonimo di firmare. Quindi se da un incontro scaturisce un protocollo, non significa affatto che questo poi venga firmato. Perciò ha ragione da vendere il sindaco quando precisa di non aver mai affermato di aver firmato un protocollo per la realizzazione di una rotonda all’incrocio tra Ravegnana e Adriatica. La dichiarazione rilasciata a Il Resto del Carlino del 12 agosto 2013 fu: «Con l’assessore Corsini e l’assessore regionale Peri ho incontrato tre volte i responsabili dell’Anas. Ne è scaturito un protocollo d’intesa che prevede un’opera del diametro di 40 metri, una rotonda piccola». Scaturito. Da qualche parte trovate il participio passato firmato? No. Ma a noi sorge spontanea la domanda, la stessa sorta ad Alvaro Ancisi: partendo dalla presa di coscienza che nemmeno i protocolli firmati, e quindi sanciti, vengono sempre osservati, siamo autorizzati a chiederci quale fosse la necessità di comunicare al principale quotidiano della città e quindi alla cittadinanza intera un protocollo scaturito e non firmato che, ci si perdoni, ha lo stesso valore del niente? E poi ancora: uscendo dalle pagine della Treccani e andando nel parlato comune, quanti leggendo che un protocollo è scaturito si sono detti che non era stato firmato?
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