«Il problema però non sono i cretini che fanno queste cose. Il problema è politico. Sono quelli che vogliono smantellare la mia legge. Quella signora fa di tutto per non essere amata. Sulla Bossi-Fini non si dialoga. I nostri non vogliono. Non deve venire alla nostra festa chi vuole distruggere la mia legge. Io non l’avrei invitata alla festa». Ecco Umberto Bossi, presidente della Lega Nord e parlamentare, a proposito delle polemiche dopo le contestazioni al ministro Cecile Kyenge, «quella signora». Parole riportate da Il Corriere della Sera. E tutto mentre Roberto Maroni e il fedelissimo ravennate Gianluca Pini stavano lavorando di diplomazia per mettere l’ennesima pezza sull’ennesima brutta figura del Carroccio (leggi Calderoli) strappando la conferma di Kyenge a partecipare a Cervia il 3 agosto. Lei aveva chiesto che Maroni chiedesse pubblicamente ai suoi di farla finita. Ma puoi chiedere di farla finita al presidente del tuo partito? Vuoi vedere che, nel confronto con il Senatur, la dichiarazione ortofrutticola del Vikingo fa quasi la sua figura? Almeno il Vikingo non è in Parlamento (per ora?).
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