Se non l’avete fatto, leggetevi l’intervista di Giovanni Malpezzi, sindaco di Faenza, sul Carlino di ieri (tanto oggi i quotidiani non escono). Fatelo perché non è che da queste parti capiti poi spesso che un sindaco dica che sì, insomma, il suo predecessore gli ha lasciato un bel po’ di debiti e adesso lui, causa la crisi, la spending review, i tagli, ma anche causa gli interessi sui mutui, fatica a chiudere il bilancio. Non che lo critichi apertamente, eh, per carità, però diciamo è la cosa più vicina alla critica che da queste parti si sia mai vista. E allora, come mai Malpezzi fa una cosa simile, quando peraltro il suo predecessore nel frattempo è diventato presidente della provincia? La risposta è in fondo alla medesima intervista: Malpezzi tifa Renzi, nemmeno la carica di primo cittadino l’ha fatto rientrare nei ranghi bersaniani del partito, in cui al massimo si può criticare il predecessore per la squadra di calcio… va beh, si sa che Faenza fa storia a sé, a Ravenna questo sarebbe impossibile. Però, per un attimo, immaginate quanto ci sarebbe da divertirsi se Matteucci per qualche ora diventasse Malpezzi e avesse voglia di parlare dell’eredità raccolta su cosucce come Marinara o lo zoosafari…
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