Quindi entro un paio di mesi su alcuni tratti di strade provinciali che ricadono nel territorio della Bassa Romagna ci saranno 24 box che possono ospitare autovelox fissi: gli apparecchi saranno sistemati a rotazione e quando non ci saranno funzioneranno comunque da dissuasore. Perché, assicurano dall’Unione dei Comuni, non è una mossa per fare cassa ma una necessità per ridurre la velocità del traffico e aumentare la sicurezza. Ma allora se l’obiettivo è far rallentare gli automobilisti non si capisce il pugno duro promesso dalla stessa Unione nei confronti di chi ricorre all’antica furbatina mossa dalla solidarietà tra automobilisti: la cosiddetta sfanalata di avviso a chi viaggia in direzione opposta. In fin dei conti non si ottiene altro che far rallentare un’auto e magari pure più dolcemente dell’inchiodata di colpo che arriverebbe scoprendo solo all’ultimo minuto uno dei 24 box. Senza dimenticare che il preavviso sfanalato e autogestito senza costi per il pubblico eviterà il lancio di numerosi moccoli dall’abitacolo all’indirizzo delle istituzioni quando si vede il flash nello specchietto, con minori rischi per la salute di chi indossa la divisa…
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