«Sulla qualità della fabbrica e del suo personale non c’è nulla da eccepire. In questi mesi ho apprezzato molto la capacità di dialogo del personale, del sindacato, delle istituzioni. Non è da tutti continuare a lavorare con l’intensità e la competenza dimostrate quando si sa che la fabbrica è destinata a chiudere». Lo dice l’amministratore delegato della Nuova Pansac oggi al Carlino. E però, complice il quadro finanziario, per lo stabilimento sembrano non esserci speranze. Ecco, oggi in questo paese ci sentiamo un po’ tutti come i lavoratori della Pansac. E a loro va la nostra incondizionata solidarietà.
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