Allora anche a Ravenna, la Tasi, cioè la nuova Imu, si pagherà solo a settembre. Fino ad allora il Comune avrà il modo per studiare come evitare di applicarla anche a chi è in affitto e studiare sgravi per le famiglie per evitare paradossi possibili, per esempio che costi addiritttura più dell’Imu. L’Imu, ah già, quella invece, segnatevela sul calendario, perché quella è da pagare e al telegiornale non lo diranno. Già, perché nel resto d’Italia la famosa mini-Imu (ossia l’addizionale comunale sulla tassa statale che non è stata abolita) l’hanno pagata a gennaio.
I ravennati, unici o quasi in Italia, hanno potuto farla slittare a giugno nell’attesa di un coup de theatre, cioè la totale abolizione, che non è mai arrivato. Quindi toglietevi dalla testa le promesse fatte a suo tempo da qualcuno in televisione, che in fondo non è la prima volta che va così in Italia, e save the date, come si dice oggi: a giugno il residuo Imu, a settembre la Tasi (ancora da calcolare), nel mezzo buone vacanze a tutti con quel che resta.