domenica
15 Giugno 2025
Rubrica Il Bombolone

Solo cavilli burocratici?

Condividi

La sofferenza degli ospiti, quella dei loro familiari, non le abbiamo mai messe in dubbio. La dedizione con cui si applicano infermieri e operatori non l’abbiamo mai messa in dubbio. La necessità di avere strutture di questo genere sul territorio non l’abbiamo mai messa in dubbio. E nemmeno abbiamo dubitato sulla qualità e quantità dei pasti. Non sono questi i temi da cui è partita la nostra inchiesta sul centro per disabili di Santa Teresa a San Pietro in Campiano. Lo diciamo in parole molto povere: la struttura incassa soldi pubblici dall’Ausl da anni, con rette calcolate includendo le singole voci di gestione (per questo non capiamo perché il direttore dell’opera dica che i soldi dell’Ausl coprano in minima parte le spese). Quando di mezzo ci sono i soldi pubblici crediamo che sia doverosa la massima attenzione. E la massima trasparenza. Sembra che entrambe abbiamo un po’ latitato in certi momenti. Perché le date sui documenti non tornano e nessuno dal Comune ha fornito ancora spiegazioni? Perché quando abbiamo chiesto di vedere l’autorizzazione al funzionamento da Santa Teresa ci hanno risposto di farcela dare dal Comune? Perché sono serviti otto mesi per sostituire il coordinatore della struttura per cui «emerse – dichiara lo stesso direttore dell’opera di Santa Teresa al Carlino – che c’erano problemi al riguardo»? E dove sono finiti i soldi (sempre pubblici) che la struttura incassava (nell’ambito delle rette) per pagare quel coordinatore, se è vero che lui dice di non averli mai ricevuti? A noi tutto questo non sembra si possa chiamare, come scrivono dall’opera, «ricerca di cavilli burocratici o carenze formali».

Condividi
Contenuti promozionali

DENTRO IL MERCATO IMMOBILIARE

CASA PREMIUM

Spazio agli architetti

La casa di Anne

Il progetto di un'abitazione del centro di Ravenna a cura dello studio di Giovanni Mecozzi

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi