Si sta battendo come un leone per fare in modo che Ravenna sia la nuova “capitale” e per farcela pare sia stato lui a innescare una serie di reazioni a catena che hanno portato alle dimissioni del premier Mario Monti. Lui è il nostro vicesindaco Giannantonio Mingozzi, repubblicano come quei repubblicani che fino a pochi mesi fa sostenevano Berlusconi, poi anche un po’ Monti, gli stessi repubblicani che però qui a Ravenna sostengono la coalizione di centrosinistra ma in questi giorni hanno accolto tra i loro banchi un consigliere leghista. Ecco, ora secondo nostre fonti autorevoli pare che lo abbiano convinto loro, Berlusconi, a tornare in campo. Non si spiega altrimenti la rottura con il Governo del Pdl, le dimissioni di Monti e quindi la probabile cancellazione del decreto del riordine delle Province, come scrivono i quotidiani nazionali in questi giorni. Piuttosto che fare capoluogo della Romagna Forlì-Cesena insomma, i repubblicani ravennati sono pronti al ritorno di Silvio e a ben altro.
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