mercoledì
18 Giugno 2025
Rubrica Il Bombolone

Sotto il segno della bufala

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Ci fu chi, una donna, usò la parola “bufala” per dire bugia e chi, un uomo, le rispose «bufala sarà lei» intendendo, par di capire dalla sua replica, «sarà lei una bugia», a dire il vero piuttosto ardita come metafora. E così ci fu anche chi, un altro uomo, capì che invece voleva dire «lei è una bufala» per dire «lei è una vacca» e chiese pubbliche scuse. Allora il primo uomo sostenne che per capire in quel contesto vacca e non bugia bisogna essere dei depravati. Non sembra il canovaccio perfetto per i prodromi di una bella rissa da bar, con due uomini che si contendono l’onore della donna chiamata in causa? La quale donna, siamo pronti a scommettere, avrebbe saputo cavarsela benissimo (anzi, di certo meglio) da sola? Ma se così fosse, non staremmo qui a parlarne. Invece i protagonisti di questo edificante diverbio lingustico-metaforico sono personaggi pubblici di primissimo piano della politica cittadina. Insomma, la campagna elettorale inizia sotto i migliori auspici, sotto il segno della bufala. Ed è solo settembre.

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