Dei “veri“ giornalisti sul podio del premio Guidarello 2013… Una sorpresa, se si pensa alla deriva sempre più spettacolare e un po’ ruffiana che aveva impresso alla manifestazione la direzione di Bruno Vespa, con la chicca dell’ultima edizione dedicata alle gemelle Kessler. Più una kermesse di lustrini e inchini che un momento di riflessione sullo stato dell’arte dell’informazione in Italia. Quest’anno i riconoscimenti vanno a storici divulgatori come Piero Angela e inviati del calibro di Quirico e Rumiz. Forse le critiche a suo tempo avanzate sia dalla nostra testata che dal Gruppo dello Zuccherificio non erano così peregrine, e avevano intercettato la delusione diffusa in vari ambienti ravennati per l’occasione sprecata di un premio giornalistico poco “sul pezzo“ ma molto su riflettori e passerella. Così si è sortito un effetto dignitoso. Un ripensamento?
Sorpresa nella sorpresa (almeno per noi) anche il riconoscimento a Serena Simoni, docente, studiosa ricercatrice, e apprezzata firma di articoli su arte e mostre, fin dagli esordi, sulle nostre edizioni. Serena è intellettuale schiva ma meritevole, e peraltro viene premiata all’interno della sezione locale che rappresenta il nucleo originario del Guidarello, fondato da Walter Della Monica, proprio per segnalare e archiviare autori e articoli che contribuiscono a valorizzare storia e attualità di Ravenna e del territorio.
Resta inteso che il Guidarello è da tempo un’iniziativa privata di Confindustria che ha la prerogativa di farne ciò che crede. Ma, come avevamo già auspicato, non sarebbe male se – oltre alla sezione dedicata alle scuole – Confindustria che rappresenta un pezzo importante della classe dirigente ravennate, utilizzasse l’occasione del Premio e dei suoi ospiti, per un momento di confronto pubblico su temi e problemi del giornalismo, presente e futuro. Una conferenza di questa portata potrebbe allargare la platea del Premio a tutti i cittadini (fra cui molti imprenditori, soprattutto i più piccoli) che magari sono interessati alla funzione democratica della libera e corretta informazione. È una piccola idea ma noi saremmo felici se si potesse realizzare.