Di fronte a una tragedia come quella della donna morta in casa forse per intossicazione da monossido di carbonio, ogni parola rischia di apparire fuori luogo. Però, che c’entri o meno con le cause del decesso, il fatto che questa donna vivesse con due minori senza riscaldamento non può non far riflettere. Anche ammesso che nessuno in questa vicenda sia venuto meno ai propri doveri, siamo sicuri di voler lasciare le cose così come stanno? Lasciare che Hera, un’azienda che dovrebbe essere anche pubblica ma che in ogni caso fornisce servizi essenziali, possa staccare (o non attaccare) il gas a una famiglia dove abitano dei bambini, in pieno dicembre, mentre fuori nevica, senza prima fare nemmeno una telefonata ai servizi sociali? Non sarebbe forse il caso di cogliere il suggerimento del consigliere Costa e ripensare il meccanismo, per infittire la rete di protezione?
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