Senza entrare nel merito della questione come hanno fatto Paglia e Maestri, tralasciando appunto che le quote per immigrati (extracomunitari) già esistono e che per qualche buonista fuori tempo massimo il “tetto per gli immigrati” dovrebbe essere inteso come una “casa per tutti”, le esternazioni del sindaco dopo il referendum in Svizzera impogono altre se vogliamo più oggettive riflessioni. Il punto non è che non bisogna lasciare l’argomento alla destra. Il punto è che dire quelle cosa significa dire qualcosa di destra. Il punto è che se anche la cosiddetta sinistra comincia a dire quelle cose non è più sinistra, è destra. Ora, non che dire qualcosa di destra sia di per sé sbagliato, ma certo quando si è vinto l’elezione con i voti di elettori che si considerano (anche) di sinistra non per modo di dire, ma perché condividono tutta una serie di valori, lascia un po’ perplessi. Ecco. Diciamo che è un modo plastico per dar ragione a chi dice che non c’è più destra e sinistra e centro. Che sia una lista civica locale o un movimento politico nazionale. Non il massimo della vita per chi milita ancora in una di quelle cose chiamate partiti.
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