I primi commenti, ieri, alla sparatoria di borgo San Rocco, sono stati cliché prevedibili della serie “dove andremo a finire?”, “che società violenta”, “le cose stanno andando di male in peggio” e via discorrendo. Un set di cliché pronti all’uso da sfoderare in caso di necessità. Poi, quando si è scoperto che il feritore è un uomo di settantacinque anni condannato per due volte per omicidio, entrambe le volte con pene che andavano dai 12 ai 14 anni, e che era agli arresti domiciliari dopo appena undici anni, allora si possono riporre i cliché sui “mala tempora currunt” e tirar fuori quelli sulla giustizia che non funziona, che in galera ci vanno gli innocenti e i colpevoli stanno fuori, e vanno pure in giro armati, che in Italia tanto la fanno franca tutti. Il brutto è che non sempre i cliché sono privi di un fondo di verità.
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