Ci ha provato, una certa Silvia Andriolo, a gettare discredito sul cinema a Ravenna, scrivendo a Repubblica che in una delle due multisale della città candidata a capitale europea della cultura (dopo aver sottolineato che qui c’è un solo cinema in centro, il piccolo Jolly) un film è stato interrotto nel mezzo di una scena da uno spot pubblicitario, proprio come in tv. Ma sì, che sarà mai. Lei, cara Silvia, è una disfattista che sta cercando di tarpare le ali alla rinascita del cinema di Ravenna. Prenda l’Astoria, per esempio, adesso si sta rilanciando alla grande grazie alla rassegna di concerti di cover band: dopo il debutto con quella dei Deep Purple si proseguirà all’insegna di Genesis, Nomadi (sì, i Nomadi) e Police. E poi scusi, cara Silvia, ma lo sa che tra poco aprirà il tanto sbandierato cinema al palazzo dei congressi? Si terranno tre rassegne in un anno ma per il resto – è questa l’idea rivoluzionaria – non sarà un cinema!
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