La storia è molto semplice, non stiamo a fare troppi giri di parole: si sono inventati un registro italiano delle bici in cui chiunque può inserire la propria Poderosa a pedali abbinandola al numerino di un adesivo da attaccare al telaio. Sì, una specie di targa solo che non è la targa classica posteriore perché è pur sempre una bici. Certo, se vogliono rubarci la bici per farne tanti pezzettini da rivendere la targa non è esattamente un deterrente. Ma molto spesso ci rubano la bici per rivenderla così come sta e se ha questa targa la storia è più complicata. Vabbè ma l’adesivo si può staccare, state dicendo voi. «Se staccata – leggiamo dal sito ufficiale Bicisicura.it -, l’etichetta si autodistrugge, lasciando impresso il marchio Void (mancante in lingua inglese) che può essere eliminato solo con detergenti speciali». Sì, un detergente per eliminare la scritta si trova. Però insomma volevamo farla breve: targatevi la bicicletta che così almeno avete fatto tutto il possibile per rendere la vita più difficile al ladro. E se ve la rubano, fatela la denuncia: troppo facile dire tanto non me la ritrovano. In un Stato di diritto i reati si denunciano.
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