Non riescono a mettersi d’accordo sul giorno in cui incontrarsi e vogliono goverare la città. Ecco cosa è lecito pensare dopo tutto il qui pro quo di ieri sul confronto pubblico tra i candidati a sindaco. E dire che Samantha Comizzoli di Ravenna Pac era partita alla grande, unica ad aver pensato di “invitare” gli altri a un faccia a faccia. Solo che a quel punto avrebbe forse dovuto trovare dieci minuti per fare qualche telefonata e verificare che il giorno prescelto andasse bene a tutti. Altrimenti si rischia, come è successo, di mandare ai giornali l’annuncio che il confronto si farà il 19 aprile e di dover poi incassare la reazione di Matteucci, mica il candidato della lista della parrocchia, che dice di non essere stato invitato e di dover declinare l’invito avendo già impegni per quella sera. Poi, diciamolo, l’uscita del giornalista moderatore “neutro” di San Marino faceva un po’ ridere. Suvvia, Samantha, va bene che i giornalisti ravennati non ti piacciono, ma bisogna che te ne fai una ragione, ti sei candidata a sindaco di Ravenna, mica di San Marino, patria della stampa libera.
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