In via della Lirica, al Pd, saranno sicuramente in collegamento con Roma ed entusiasti dell’idea di fare un congresso con le primarie entro l’anno. E non perché qua siano mai stati amanti delle primarie in quanto tali (qui il partito è notoriamente pesantissimo), ma perché le primarie sono quanto mai utili a far tornare i conti, quelli veri, basta vedere il bilancio del 2012 che abbiamo pubblicato sull’ultimo numero del nostro giornale. E poi le primarie, pur con tutti i limiti del caso, fanno comunque simpatia, diciamolo. Rispetto a un videomessaggio che annuncia la (ri)nascita di un partito a cui i coordinatori locali, qua nelle estreme periferie, aderiscono “convintamente” (i dubbi del vice sono durati un attimo), i tormenti del Pd locale e nazionale appaiono effettivamente come un sano esercizio di democrazia interna. E il rendere pubblico il proprio bilancio è un esempio effettivo di trasparenza. Ora manca solo un congresso vero anche da queste parti, a livello locale, magari per una volta con più di un candidato e qualche idea per il territorio da confrontare… E magari non solo dentro al Pd, appunto.
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