In questa campagna elettorale tutti parlano di cambiare eccetto una lista che invece dice: votate noi per continuare l’esperienza fatta finora dal centrosinistra. Tutto può ancora essere come prima. C’è Renzi e non più Bersani? Fa lo stesso, anzi, votateci e noi sapremo «difendere il nostro, confidiamo, futuro sindaco dalle insidie del PdR (n.d.r. Partito di Renzi)». Il messaggio deve aver preoccupato le alte sfere del governo, tanto che dopo essere venuto il renzianissimo Luca Lotti ad aprire la campagna di De Pascale (invitando en passant a disertare il referendum sulle trivelle a cui quelli della lista in questione hanno votato Sì), è passata Debora Serracchiani, ma soprattutto a pochi giorni dal voto è arrivata Maria Elena Boschi (a cui si devono le riforme istituzionali per cui quelli della suddetta lista voteranno No), è atteso in queste ore il ministro Poletti (l’autore del Jobs act a cui sono contrarissimi), e dulcis in fundo a chiudere la campagna del loro candidato arriverà lo stesso Renzi, in persona. Ma volete mettere? Cosa sono un capo del governo, il suo braccio destro, qualche ministro, un presidente di Regione? Il Pd locale è al sicuro da tentazioni e insidie. Non a caso Pierluigi Bersani ci sarà e sarà al circolo Pd di Marina, che insomma, per andare a sentirlo bisogna proprio averne voglia. Ma tranquilli, comunque ci pensa la lista Sinistra per Ravenna.
Condividi