Ci avevano spiegato, quelli dei comitati per il no nella campagna per il referendum sulle trivelle, che il mantenimento dei livelli occupazionali passava necessariamente dal dire no al quesito referendario che riguardava la durata delle concessioni di estrazione entro le dodici miglia dalla costa. Ci avevano spiegato che votando no si tutelavano i posti di lavoro perché votando no si garantiva una prospettiva più lunga alle compagnie petrolifere che così avrebbero avuto orizzonti più sicuri per mantenere gli investimenti nel settore e in particolare nel distretto ravennate. Il referendum non ha raggiunto il quorum e quindi non ha avuto alcun valore ed equivale alla vittoria del no. A distanza di due mesi la Cgil scrive: «Dopo 40 anni di attività di perforazione ininterrotta a Ravenna, a fine mese si fermerà anche l’Atwood Beacon, l’ultimo jack up attualmente operante e sarà una storica “attività zero”. Stante l’attuale situazione di mercato non vi sono operazioni in programma per tutto il 2016 e credo sia inutile andare oltre e fare i veggenti per il 2017».
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