lunedì
16 Giugno 2025
Rubrica Il Bombolone

Tu chiamale se vuoi convergenze

Condividi

Nel giorno della Festa del 25 aprile – una ricorrenza della Liberazione dal nazifascismo che dovrebbe unire il Paese, ma che negli ultimi anni ha riacceso profonde divisioni fra gli estremi della retorica resistenziale e un revisionismo storico peloso e reazionario – sta nascendo un potenziale governo che “obtorto collo” dovrebbe far convergere i contrapposti interessi fossilizzati delle forze politiche e delle corporazioni che infestano l’Italia. Il presidente Napolitano ha dichiarato che non c’è altra scelta, utilizzando vari termini che incitano alla mediazione e al compromesso fra cui “convergenza”. Ecco allora rispuntare un paradosso del politichese in auge trent’anni fa (tanto per essere consapevoli di quanto siamo regrediti): le “convergenze parallele”. Immaginatele: accordi lanciati verso un’infinita serie di compromessi che tendono all’inconcludenza ma a una netta spartizione di poteri e interessi. Linee politiche e di intervento sociale ed economico proiettate su piani siderali che non incontreranno mai le reali esigenze dei cittadini elettori.

Condividi
Contenuti promozionali

DENTRO IL MERCATO IMMOBILIARE

CASA PREMIUM

Spazio agli architetti

La casa di Anne

Il progetto di un'abitazione del centro di Ravenna a cura dello studio di Giovanni Mecozzi

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi