Un “garante” forse sarebbe meglio di niente…

Quello di ieri a Ravenna, a quanto pare, è stato il 54esimo suicidio avvenuto nelle carceri italiane dall’inizio dell’anno. Il che vuol dire qualcosa come sei suicidi al mese. Almeno uno a settimana. Possibile che non ne parli (quasi) nessuno? Che non sia una sorta di emergenza nazionale a cui porre rimedio? Se questa ondata di suicidi si fosse sviluppata in un altro settore della nostra società avrebbe sortito gli stessi effetti? Sono cittadini di serie B, i carcerati, solo perché carcerati? Dovrà pure ogni tanto,la politica, dare risposte anche quando in palio non ci sono facili consensi. Risposte sensate, intendiamo. Non tipo quella che nelle settimane scorse ci ha fornito un esponente del centrodestra ravennate, che motivava il proprio voto contrario all’istituzione della figura del garante delle persone private della libertà personale, in pratica, per il fatto di essere troppo costosa, in tempi di crisi.

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