Allora ieri è stato un vero scatenarsi di commenti e siamo stati da più parti accusati di essere faziosi. Ebbene sì, ma non ve l’abbiamo mai nascosto, però: siamo visceralmente antirazzisti. Ma non è per questo che non abbiamo condannato – come alcuni ci chiedevano di fare – la manifestazione di domenica in piazza. Non l’abbiamo fatto perché siamo convinti che Questura e Prefettura abbiamo permesso che si svolgesse in quelle modalità per ragioni di sicurezza dell’intera città, senza fomentare tensioni che, piaccia o non piaccia, in alcuni gruppi, tra gli amici del ragazzo ucciso, c’erano e ci sono. Meglio allora controllarle e gestirle con pacatezza, per il bene di tutti, non certo loro. Ecco, peraltro, chi attacca i vertici delle forze dell’ordine cittadine per aver permesso la manifestazione sono gli stessi che si sbracciano a difendere il carabiniere che ha sparato e ucciso senza se e senza ma. Laddove esiste invece un’indagine in corso. E noi, così, un po’ per abitudine, un po’ per senso delle istituzioni e dello Stato, ecco, prima di difendere o accusare un carabiniere che in servizio ha sparato e ucciso, beh ci sembra in effetti saggio aspettare intanto la decisione di un magistrato.
Condividi