Non c’era bisogno dei grillini per accorgersene: la nuova sede della circoscrizione a Marina è faraonica. Ora, è vero che la piazza di prima non era l’ottava meraviglia e la vecchia sede era forse sottodimensionata, ma che la priorità di Marina fosse avere un edificio di quella portata, be’, è un altro conto. Tra l’altro, beffa del destino, il suddetto edificio, che potrebbe essere adatto a ospitare un Parlamento o quasi, viene inaugurato pochi mesi dopo che la Circoscrizione in quanto parlamentino ed entità amministrativa non esiste più. Il tutto grazie a una permuta di terreni che porterà alla costruzione di nuove case. Certo, dentro al centro civico promettono di farci praticamente di tutto: mostre, concerti, spettacoli, incontri. Il rilancio culturale di Marina parte di qui, dicono. Ora, senza andare a rivangare cosa fu detto all’inagurazione di Marinara, e anche lasciando stare le vicende Grotta Verde e Xenos, è facile constatare che Marina avrà ancora un po’ più di cemento di prima. Più difficile è capire a beneficio di chi.
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