Se ne è andato Giulio Guberti. E questo Bombolone è dedicato a lui. Al suo ingegno e al suo impegno dedicato alla cultura e alle visioni artistiche del suo tempo. A metà degli anni ’70 (anche allora c’era una crisi non da poco) con una rivista, mostre e ricerche critiche avviò in Pinacoteca eventi di notevole spessore artistico, non provinciali, al pari della stagione di prosa dell’Alighieri e del festival jazz alla Rocca, contribuendo assieme a queste istituzioni a dar lustro a Ravenna a livello nazionale. Giulio era un intellettuale generoso e anticonformista, ma anche intrasigente, che credeva nel valore civile della cultura, senza compromessi. Forse anche per questo il suo progetto fu accantonato prematuramente, quando poteva dare ancora molti frutti, per fare posto ad altre politiche del consenso… Forse, se il Mar oggi è un museo di rango nazionale e Ravenna può competere nella sfida per la capitale europea della cultura, con uno sguardo più rivolto al contemporaneo che ai fasti bizantini, lo si deve anche a lui e alle esperienze che ci ha lasciato.
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