L’ultima volta che perse la pazienza rifilò una stoccata a tutto il ministero dello Sviluppo Economico: al servizio di Corrado Passera ci sono burocrati strapagati e ignoranti, fu il succo del pensiero espresso dal presidente dell’Autorità portuale di Ravenna, Galliano Di Marco, in risposta all’ennesino rinvio della decisione sui 60 milioni statali da assegnare a Ravenna per l’approfondimento dei fondali. Magari sarà stata solo una coincidenza ma poco dopo arrivò la delibera per il malloppo. Oggi con un comunicato annunciato nella tarda serata di ieri, come succede di solito con le decisioni di istinto, il manager abruzzese che ha vissuto negli States porta lo scalo ravennate fuori dalle alleanze portuali, fuori dall’unione dei porti italiani e da quelli nord adriatici. Perché alla Camera hanno omaggiato Venezia di 100 milioni facili facili. Staremo a vedere. Toglieranno i cento ai veneziani? Ne daranno altri 40 ai ravennati? Finirà a tarallucci e vino? Di sicuro a un tifoso romanista zemaniano di ferro le battaglie non dovrebbero fare paura.
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