Viale Galilei, l’asse dotato di volumetrie omogenee e una vitalità inconsueta

Con il completamento della circonvallazione sud avvenuto nel 2005, si è concluso l’imponente ampliamento della città, che aveva come asse portante viale Galilei. La meta delle ricognizioni urbane di questa settimana porta proprio al corso che ha visto la luce negli anni Novanta e che corre, nel tratto fra via Romea sud e via Ravegnana, a pochi passi dallo scolo Lama.

ll collegamento stradale tra viale Alberti, attraverso il sottopasso lungo via Ravegnana e via Galilei, rappresenta l’ultimo atto, grazie al quale è stata completata l’ampia circonvallazione già esistente nella zona sud-est della città. Una rotatoria circa a metà di viale Galilei garantisce il passaggio verso viale Alberti alleggerendo i flussi diretti in via Ravegnana. Un tempo via Falconieri era il lembo estremo della città urbanizzata prima della barriera dei Fiumi Uniti, oggi viale Galilei con il collegamento alla circonvallazione assolve a un compito preciso. Un sistema di sottostrade, viale Newton, via Keplero, via Flammarion, via Copernico garantiscono la compresenza di numerosi complessi residenziali e di diverse attività commerciali. Procedendo dalla rotatoria di via Romea sud verso la salita di via Ravegnana, lo scolo Lama e la pista ciclabile a destra, e una quinta di condomini a sinistra definiscono il disegno del lungo viale Galilei. Un asse, che non dichiara un’edilizia di lusso ma almeno è dotato di volumetrie omogenee, lontano dall’effetto ondivago, alto basso, stretto largo di viale Alberti. La presenza di una rete commerciale sulla retrostante viale Newton, con un supermercato, servizi diversificati, negozi e uffici sono la forza dell’intera zona, che sopporta un intenso flusso di traffico, ma dimostra anche una vitalità non consueta. Altro elemento che conferisce curiosamente omogeneità alla zona è la toponomastica. Il grande Galilei, perseguitato dall’inquisizione fino all’abiura è in buona compagnia: ai già citati Copernico e Newton si aggiungono nelle traverse le dediche all’astronomo francese Camille Flammarion, anticipatore della fantascienza a cavallo fra Otto e Novecento; ad Alessandro Volta, Cartesio, Cassini, Halley, Fibonacci, Cardano e Cusano. Una vera e propria galleria di illustri personaggi, una cittadella della scienza, della filosofia e dell’astronomia. Ed è in queste traverse che si è sviluppata un’edilizia tutta residenziale di tono diverso dal fronte di viale Galilei. Villette uni o bifamiliare dai colori tenui, palazzine, curate, che rimandano a linee della tradizione, con rare eccezioni dalla forte impronta moderna. Il reticolo di strade ad alta densità, è attraversato solo da traffico locale. La presenza dei Fiumi Uniti ne delimita l’espansione, e sembra influenzare anche l’aspetto delle nuove case che dichiarano uno stile nei materiali, nei colori e nella presenza di portici che rimanda ai rustici di pregio sparsi nella campagna ravennate.

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