A volte ritornano. Le Province, per esempio. Tanto vituperate per anni, simbolo di ogni male e ogni spreco. Per anni tutti a dire che sono superate e a creare enti e istituzioni sovraprovinciali: da queste parti era diventata tutta Romagna per intenderci, a cominciare dall’Ausl.
Anni passati a smembrarle, a togliere risorse e competenze (da redistribuire in alcuni casi peraltro a costi maggiori) e poi ecco che ci riscopriamo tutti, da Castel Bolognese a Cervia, ravennati. Perché le positività e le vittime vengono calcolate ogni giorno e così annunciate per provincia. Perché ogni sera il presidente della Provincia fa la conta per i diciotto comuni di sua competenza. Ecco che ci troviamo a parlare sempre sui giornali degli ospedali di Ravenna, Lugo e Faenza, mentre l’Ausl Romagna scompare dalla narrazione del covid.
Insomma, nel mezzo della pandemia globale ci riscopriamo tutti più provinciali. Speriamo che dopo questo tornino anche le risorse per questi enti, a suo tempo tanto contestati, che si occupano, per esempio, di edilizia scolastica. Altro grande vulnus di cui ci stiamo accorgendo in questi giorni…