C’è chi si dice addirittura soddisfatto di come è andata. E c’è da chiedersi quanto peggio potesse andare per sentire qualcuno ammettere che forse forse qualcosa non ha funzionato. Il regolamento, sicuramente, che permetteva di votare preferenze e non partiti. Forse anche la memoria di quanto poco le circoscrizioni in realtà fossero ascoltate quando erano previste da una legge dello Stato, figuriamoci ora i consigli territoriali. Forse poi anche il governissimo tra Pd e Pdl non aiuta, perché l’impressione è un po’ che comunque sia, il voto poi conti fino a un certo punto. E il fattto che in lista ci fossero partiti ormai scomparsi dalla scena elettorale (l’Idv ha fatto numeri sinceramente imbarazzanti anche nella media bassa o bassissima degli altri). Comunque sia, pare che siamo riusciti nel miracolo di eleggere un paio di persone con zero (0) voti. Vi pare normale? Detto questo, un plauso agli oltre quattrocento candidati va fatto comunque per il loro impegno e la loro disponibilità in questi tempi amari. Forse l’unico modo per evitare questo flop al prossimo giro potrebbe essere proprio dimostrare che questi consigli possono essere davvero utili.
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