martedì
01 Luglio 2025

Il nuovo Duo Bucolico, che piace anche a Jovanotti

Condividi

RandomSta raccogliendo in questi mesi i frutti di un lungo lavoro il Duo Bucolico, nato ormai quasi 15 anni fa nel Riminese, fondato e portato avanti nel tempo da Antonio Ramberti e Daniele Maggioli, loro stessi cantautori con una carriera solista parallela. Dopo tanta gavetta il Duo è infatti entrato nel roster di BPM Concerti (realtà di riferimento nel management musicale italiano) ed è stato scelto da Jovanotti (a mixare il nuovo disco è forse non a caso il braccio destro di Cherubini, Leonardo Fresco Beccafichi) per il suo beach party che ha attraversato l’Italia questa estate, con la possibilità così di esibirsi davanti a un grande (grandissimo) pubblico.

L’occasione è stata l’uscita (la scorsa primavera, a 11 anni dall’esordio discografico) del loro settimo album (prodotto da Cinedelic Records e masterizzato da Andrea Suriani, al lavoro anche tra gli altri con Calcutta, Salmo, Elisa e Coez) di quello che hanno sempre definito “cantautorato illogico d’avanguardia”. Che in estrema sintesi è una formula che cerca di unire la canzone d’autore italiana con l’irriverenza del rock demenziale, riuscendoci (come inevitabile in questi casi limite) a volte più e a volte meno.

In questa nuova tappa del loro percorso Ramberti e Maggioli eliminano gli orpelli suonando più semplici ed essenziali, senza però abbandonare lo stile “ebbro” tanto caro ai due, che forse riescono meglio a declinare in stile Bucolico un De Gregori (il finale di “Tao Tao – L’ermafrodito”, per esempio, che chiude un album in crescendo) piuttosto che seguire la strada dei Pop X (“Nonni tatuati” potrebbe essere un pezzo del gruppo di Davide Panizza).

Così sembrano funzionare meglio le canzoni che più si allontanano da ritmi immediati e dallo stile filastrocca (“Coccodrillo bello” a parere di chi scrive rischia quasi di infastidire, al secondo-terzo ascolto), all’insegna a volte anche del non-sense, ma più spesso di testi arguti che cercano di mettere in luce i tic e i paradossi (come il vanto dell’ignoranza) della società contemporanea.

Condividi
Contenuti promozionali

LA CLINICA DELLA FINANZA

CASA PREMIUM

Spazio agli architetti

Casa CZ, nuova luce in una bifamiliare

Il progetto di ristrutturazione dello studio Locarc a San Mauro Pascoli

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi