Antonino Genovese, medico scrittore fra giallo e “nero”

Antonino Genovese Nevio Galeati

Lo scrittore Antonino Genovese con Nevio Galeati, direttore del festival ravennate GailloLuna NeroNotte

Vedere una civetta in cielo porta sfortuna, e non poca: quel volo è infatti presagio di morte. E nel nuovo romanzo di Antonino Genovese, Il volo della civetta appunto, i morti non mancano. Ma pare avere lo stesso effetto nefasto anche avvicinarsi a un quadro del Seicento, del pittore siciliano Vincenzo Bellini; è la copia su tela del Volto di Cristo, fatta dipingere da papa Urbano VIII per essere donata al duca di Venetico e Spadafora, signorotto siciliano fedele alla Chiesa. Quattrocento anni dopo, il quadro, che è rimasto semi-nascosto in una piccola chiesa del Messinese, sparisce; le indagini sono affidate a un maresciallo, Giacomo Vella, soprannominato l’islamico per la religione che professa; e a Michela Giorgi, maresciallo dei Carabinieri per la tutela del patrimonio artistico.

Genovese ama complicare le trame: la fascinosa Michela, sposata e mamma di un ragazzino, è stata amante di un amico d’infanzia dell’islamico, il critico d’arte Francesco Spagnolo, scelto come consulente per il caso del quadro. Il clima, non solo atmosferico, è sufficientemente caldo così, ma qualcuno assassina brutalmente un collezionista e professore d’arte, Pippo Giordano. Il corpo viene trovato con le mani mozzate e con accanto un santino del Volto Santo. Omicidio di mafia? Non basta: anche un giovane blogger, che era riuscito a fotografare l’opera d’arte, è ucciso. Poi Spagnolo viene rapito. Ma non si deve dimenticare la vicenda, dolorosa, del pittore seicentesco…

Il volo della civetta è un romanzo che mescola con sapienza le strutture classiche del giallo e le variazioni in nero dell’hard boiled. Come in Hammett, i protagonisti soffrono, bevono, amano quasi sopra le righe; ma non smettono mai di indagare e di cercare i molti fili di una matassa che sembra non si possa sgrovigliare. Come nei romanzi d’oltreoceano, le donne sono bellissime e pericolose; i personaggi dall’altra parte della barricata sono più viscidi che crudeli, quindi in realtà più pericolosi, anche nel loro anonimato. Sullo sfondo, che spesso spinge per arrivare in prima fila, una Sicilia fuori dagli schemi cui i lettori sono abituati, con le Eolie che sembrano a due passi, e il vento che spazza strade e piazze con violenza. Tutto molto credibile e affascinante,

Antonino Genovese, di Barcellona Pozzo di Gotto, medico anestesista, con questo romanzo ha vinto il premio per gli inediti a GialloLuna NeroNotte 2022. Lo presenterà a Ravenna, sabato 25 novembre, alle 17.30, nella rassegna della Libreria Liberamente Libri di viale Alberti, all’interno della 21ª edizione appunto di GialloLuna NeroNotte.

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