sabato
19 Luglio 2025
Rubrica Letti per voi

Il degrado raccontato da Olivier Norek

Condividi

9788831817929 0 0 536 0 75

L’editoria italiana è strana. Non solo per la quantità di titoli pubblicati rispetto alle statistiche di vendita dei libri (nei primi tre mesi di quest’anno sono stati acquistati 810mila libri in meno rispetto allo stesso periodo del 2024), ma anche per come decide di tradurre e pubblicare autori stranieri. In febbraio è uscito “Territori” di Olivier Norek, nella collana Nero Rizzoli (traduzione di Maurizio Ferrara). Protagonista Vicotr Coste, capitano dell’anticrimine del 93, il dipartimento di polizia di Senna-Saint-Denis. È il secondo capitolo della cosiddetta “Trilogia delle Banlieue”, aperta da “Codice 93”, arrivato in Italia nel 2024. Prima di proseguire nel ragionamento sulle scelte editoriali curiose, un commento che è l’invito alla lettura di questa puntata: “Territori” è un noir tostissimo, politico, intenso, che usa il bisturi per sezionare il degrado assoluto non tanto delle banlieue, ma dei meccanismi che fanno in modo di lasciare il mondo come sta; con amministratori pubblici che guadagnano consensi e danaro dalla morte di piccoli spacciatori e trafficanti.

Gli appassionati di noir non dovrebbero perderlo, anche perché Victor è un personaggio straordinario.
Lo si era già capito quando Rizzoli aveva pubblicato, nel 2023, “Il pesatore di anime” (presentato anche in questa rubrica): Victor è stato spostato dall’Ile-de-France in un’isola dell’Atlantico, per valutare quanto e quando un pentito possa essere credibile. Imperdibile anche quello. Ma… la trilogia delle banlieue è stata scritta fra il 2013 e il 2016 (manca la traduzione dell’ultimo titolo, “Surtensions”) e “Il pesatore” è del 2022; eppure i lettori italiani hanno incontrato, sempre grazie a Rizzoli, prima “Tra due mondi” (del 2017, sulla tragedia dei migranti post conflitto in Siria), poi “Superficie”, con una straordinaria protagonista femminile (2022). Ora si è arrivati a recuperare la “trilogia”.

In realtà non è un problema: ogni titolo è l’esempio di come un autore possa rileggere la propria vita professionale creando romanzi che è un piacere leggere. Perché Oliver Norek, 50 anni in agosto, ha fatto parte di organizzazioni umanitarie, impegnate in territori devastati dalle guerre; è entrato nella polizia giudiziaria, dove è rimasto per 18 anni, diventando capitano, proprio al 93; infine ha fatto della scrittura la sua vita. E la usa per raccontare appunto il degrado di oggi. Che non è solo delle banlieue parigine.

Condividi
CASA PREMIUM

Spazio agli architetti

Casa/Studio per uno psicoterapeuta (freudiano)

Architettura e psicologia nel restauro di un antico palazzo nel centro storico di Forlì

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi