Su viale delle Nazioni, al parcheggio scambiatore, negli stradelli, insomma, fuori dai bagni di Marina non si potrà più bere alcol, e neppure bevande in bottiglie di vetro, lattine e contenitori vari. E le attività commerciali non potranno neppure vendere birre, bottiglie o lattine d’asporto. O al tavolo o niente. Non si potrà bere in piedi, praticamente, a Marina. Street bar esclusi, certo. E allora ecco sul Carlino il plauso di Massimo Gorini, che è il vicepresidente del Comitato per Marina (comitato cosa?) ma anche uno dei titolari di uno degli street bar esclusi dal divieto. Incredibile, no? Ma va bene, non staremo certo qui a disquisire sull’ordinanza, non tireremo fuori la parola proibizionismo. Parleremo solo delle motivazioni che hanno spinto il sindaco ad adottare questo nuovo provvedimento. È sempre divertente leggere le ordinanze integralmente, tra l’altro. E allora scopriamo che Matteucci nel prendere questa decisione ha considerato il fatto che, citiamo testualmente, «l’affluenza di pubblico nella località di Marina di Ravenna si è manifestata in costante crescita anche nelle stagioni successive a quella del 2009, e soprattutto nel 2011, nei week end dei mesi pre-estivi, nelle giornate festive infrasettimanali e nei mesi di luglio e agosto, quando l’affluenza turistica e la popolazione giovanile fa registrare significativi picchi di presenze nella località, con conseguente aumento delle possibilità di rischio di compromissione della sicurezza urbana e della pubblica incolumità»; e l’ordinanza è stata firmata anche «data la particolare connotazione attribuibile da un lato ai week end, momento di forte aggregazione in loco, stante la consolidata consuetudine di utilizzare tali periodi per un break breve, ma intenso, e dall’altro la tradizionale usanza di fruire delle ferie nel periodo luglio/agosto da una parte consistente della popolazione». Chiaro, no? Se la gente viene in massa a Marina, non stare a fare più parcheggi o ad organizzare navetti elettrici per il mare, non pensare a stradelli pedonali, non favorire l’apertura di nuovi locali, non organizzare più eventi di quelli che ci sono già, no, niente di tutto questo. Piuttosto vieta alla gente di bere birra in piedi o ai locali di vendere Coca Cola e Fanta in lattina. Non fa una piega, no?
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