Ancora un’estate tra
Marina, trans e vip al Pineta

L’estate sta finendo, dicono un po’ tutti in questo periodo, e non posso fare altro che constatare come ancora una volta se ne stia andando con le solite cose che si porta dietro da anni. Le polemiche su Marina di Ravenna - che nelle ultime versioni comprendono le proteste sempre più “feroci” degli operatori, le lettere sempre più accomodanti dei residenti e le esternazioni sempre più… sempre più…, va beh, le esternazioni del Sindaco -, le operazioni anticommercio abusivo delle forze dell’ordine, ma anche della Municipale e della Capitaneria di porto (con tanto di orrende foto in posa di fronte a centinaia di borse taroccate), i controlli antiprostituzione sull’Adriatica e naturalmente l’allarme trans a Lido di Classe, con tanto di proteste dei residenti e gli interventi dei consiglieri regionali. I residenti, d’altronde, si lamentano tutto l’anno, e nelle ultime estati pare che chi abitava in via Carducci, nel cuore dei giardini Speyer, si sia semplicemente trasferito al quartiere Sant’Agata. Poi da qualche anno a questa parte non si può dire estate a Ravenna e in tutta la Riviera senza Notte rosa, ma soprattutto senza i gadget dei giornali, che regalano cappellini, magliette e intere pagine colorate di rosa. Vi odio.
Che razza di estate sarebbe, poi, senza un po’ di sano scazzo - pardon - confronto, tra operatori di ogni tipo, amministratori e statistici sui dati degli arrivi e delle presenze turistiche? Tra l’altro interessantissimi, soprattutto quelli di Bagnara di Romagna e Solarolo. Anche le tragedie si ripetono ciclicamente. La strage di motociclisti nel giro di una settimana è immancabile. Come il periodo in cui gli anziani pare non si riescano a trattenere dal mangiare pasta al forno e catapultarsi in acqua per fare una passeggiata e mettere così a dura prova i bicipiti in bella mostra dei bagnini. Ma passando a temi più leggeri, vuoi che il prossimo anno all’Hana-Bi non faccia una capatina Travaglio? E che al Pineta non arrivi ogni fine settimana un vip di cui mai nessuno ha sentito parlare? E chissà che non torni anche Ravenna Bella di sera, senza neanche una novità ma con almeno una serata dedicata alla peggiore musica italiana che potremmo chiamare Radio Bruno Estate. Speriamo poi che si organizzi di nuovo la Fashion Night per sostenere le imprese del territorio, che il Ravenna Festival ci faccia sentire ancora un po’ più fighi e, soprattutto, che il tempo tenga. Che faccia un caldo record e che l’Ausl ci dia i suoi consigli su come affrontarlo senza inutili malori. Lo prometto, prima o poi li conservo i giornali locali, da metà giugno a fine agosto, così la prossima volta non mi dimentico le altre mille notizie che siamo costretti a sorbirci ogni anno uguali uguali.

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