Aspettando i cento progetti del sindaco…

Un documento strategico in cui individuare «le eccellenze progettuali tra le quali scegliere il simbolo» della nuova Darsena: «dalla città della scienza alla cittadella del mosaico, dal grande centro congressi fino a un’idea progettuale che abbia a che fare con il mare». Un documento da redarre entro metà 2012. Ah ah. Scusate. Quello che ho citato è solo uno dei cento progetti che il sindaco Matteucci aveva promesso per la città in campagna elettorale. Ora, a quasi metà legislatura, è piuttosto divertente andarseli a rileggere. Primo perché ci si rende conto che la maggior parte era fatta di intenzioni appositamente vaghe che mai si potrà dire non essere state messe in pratica. E poi perché c’è anche qualche chicca. Sulla Darsena, ovviamente, ma non solo. Sul turismo, però, in particolare. In fila, i progetti del settore turismo erano quelli di «arricchire il Mare d’inverno» (ah ah); «riqualificare la fascia retrostante i bagni» (ah ah ah); «inserire anche i monumenti gestiti dalla Curia nella Visit Card» (la Visit Card, ah ah ah ah); promuovere una variante urbanistica dedicata al sistema ricettivo (ah ah, forse è la tassa di soggiorno?); «promuovere e valorizzare il centro storico come centro commerciale naturale» (ah); «recuperare le mura cittadine» (ah ah, ma avete presente le mura di Ravenna?). Poi naturalmente spulciando in qua e in là ci sono altre perle, tipo «andremo avanti con la cittadella della nautica», ma anche «avvieremo entro quest’anno (2011, ndM) le attività cinematografiche al palazzo dei congressi di Largo Firenze», ma anche «potenzieremo l’assistenza alla famiglia con anziani e disabili» (mentre invece nel settore si risparmia), ma anche questo progetto lavorativo «rivolto alle fasce deboli del mercato, in particolare ai giovani, alle donne e agli adulti tra i 45 e i 55 anni che con la crisi hanno perso il lavoro […] attraverso anche l’erogazione di borse lavoro»; ma anche «attueremo il nuovo polo scolastico di Lido Adriano e di Ponte Nuovo», ma anche «nella prima parte della legislatura realizzeremo il Parco Baronio»; ma anche quello sulla «mobilità sostenibile» con «la realizzazione delle corsie preferenziali privilegiando i mezzi pubblici» e la promozione di trasporto alternativo come «car pooling, car sharing, bike sharing, trasporto a chiamate, navette»; ma anche la realizzazione «della nuova caserma della Polizia municipale»; ma anche «realizzeremo la nuova casa del volontariato»; ma anche «la realizzazione della seconda piscina»; ma anche il progetto «della grande polisportiva». Ma magari il progetto numero 84 è stato realizzato: «Continueremo a promuovere le iniziative, all’interno delle scuole, per fare crescere la cultura della pace». Una roba rivoluzionaria.

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