Che barzelletta la Darsena, neppure le fogne…

«Guarda che bello, il canale, le luci. Ma lo sai che qui nasceranno locali sull’acqua, ci sarà sempre gente, diventerà il nuovo centro di Ravenna?». Quante volte ho cercato di spiegare ad amici increduli cosa diventerà la Darsena. Che ingenuo, che stupido. La storia della nuova Darsena, diciamolo chiaramente, è la barzelletta più grande che ci abbiano mai raccontato nell’ultimo decennio. Ma concentriamoci solo dal 2006 in avanti, da quando è stato eletto sindaco quello che ancora adesso è sindaco. Davvero dobbiamo arrenderci così, e pensare che non sia stato proprio possibile fare niente? Niente? Doveva venire Calatrava, dovevano fare solo un bando, dovevano fare almeno una passeggiata in banchina decente. Dovevano farci un museo. È chiaramente una cosa più grossa di loro, non c’è verso, non si spiega altrimenti, ma non ce lo vogliono dire apertamente. Mi dispiace, io credevo che non so, almeno qualcosa all’ex dogana, che è del Comune, piuttosto che darla temporaneamente ai vigili. Niente. Niente!
E poi arriva Ancisi di Lista per Ravenna con la ciliegina sulla torta. Lo spiega bene in un comunicato neppure tanto lungo. Mentre per anni si è parlato di come bonificare l’acqua del Candiano, di quello che sembrava essere il vincolo più grande al processo di riqualificazione della Darsena, nel Poc (praticamente il piano urbanistico di questo nuovo quartiere) adottato dal consiglio comunale non c’è neppure un progetto per le fogne. E quindi Ausl e Arpa non hanno potuto esprimere parere favorevole sulla sostenibilità ambientale del tutto. Con quello che ne consegue, tra cui anche i ritardi continui a cui sono sottoposti progetti presentati da tempo come quello della Cmc e del recupero del Sigarone. Cioè, in pratica hanno sbagliato valutazioni e non si sono accorti che mancava un piano per le fogne, ripeto. Che ora dovrà predisporre Hera, credo. Per una cosa così, in una città normale, qualcuno si sarebbe dimesso. Qui invece non se ne parla neppure. Mentre invece si festeggia sul Candiano il compleanno del processo di partecipazione. Capite, sono due anni che i cittadini hanno iniziato a incontrarsi per parlare di come vorrebbero la Darsena e quindi questa cosa va festeggiata. Dobbiamo fare festa perché finalmente i cittadini fanno mercatini, piantano dei fiori, fanno tavole rotonde, passeggiate, fotografie. Che buffonata, mamma mia. Scusate, non voglio offendere nessuno, mi controllo. Ok, chiedo scusa. Ma, cristo santo, quanto vorrei un dittatore illuminato che facesse di testa sua, se ne fregasse dei cittadini, della partecipazione e costruisse sul Candiano anche solo un altro Cinemacity. Che mi fa cacare. Ma è pur sempre qualcosa.

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