Il comunicato stampa che segue è stato inviato a tutti i giornali locali.
«Dieci giorni fa un bel micione tigrato, di nome Leopoldo, decide di allontanarsi da casa e di non farvi ritorno. La sua padrona, preoccupata, membro del gruppo facebook “Sei di Ravenna se…” lancia un appello sul social network della città. Gli amministratori del gruppo facebook danno spazio alla notizia. Ne parte una vera e propria mobilitazione generale, tutti alla ricerca di Leo. In tantissimi condividono l’appello su facebook e le bacheche virtuali dei ravennati si riempiono della foto del felino girandolone. Iniziano a comparire volantini in città: nei parchi, nei negozi, negli ambulatori veterinari, ovunque. Vengono contattate le forze dell’ordine ed Hera. Si mobilita anche Enpa, sempre attraverso la propria pagina su facebook. Qualche segnalazione di avvistamento arriva, ma senza alcun risultato. E quando la speranza sembrava perduta, questa mattina, Leo inaspettatamente fa capolino alla porta di casa. Sta bene, ignaro di quanti lo stavano cercando. Ma come nella storica barzelletta sul gatto perso a Ravenna che nonostante la complessa viabilità e le infinite rotonde riesce a tornare a casa, anche Leo il gatto stile gipsy ce l’ha fatta. E chissà dove sarà stato Leo in questi dieci giorni: di certo deve aver pensato che “casa è sempre casa”. Ma se qualcuno si ritrova una gattina incinta, noi pensiamo di sapere chi è il colpevole! E’ il caso di dirlo, tutto è bene quel che finisce bene».
Qui in via del tutto straordinaria, siamo in grado di pubblicare la replica di Leopoldo, contattato mentre stava scavando una buca in giardino per fare i propri bisogni.
«Ma porca puttana, mai possibile che delle persone adulte si rincoglioniscano così? Che non abbiano altro di meglio da fare che stare su un gruppo di Facebook? Postare foto dei miei simili, di cappuccini? Ma davvero siete ridotti così? Fatevi una vita e smettetela di rompere le palle a un gatto che si è andato a fare una scopata. E poi quale gattina incinta, faccio sesso protetto, io. Forse è meglio se tornate a organizzare fiaccolate o a raccogliere fondi per la prossima bambina che viene investita. Ma come avrà fatto questa città ad andare avanti senza Sei di Ravenna se?».