Ed eccoci all’appuntamento con le migliori dichiarazioni apparse sulla stampa o inviate ai giornali locali.

«L’Italia è ormai senza dignità né orgoglio perché fa giocare troppi stranieri anche nelle Primavere: nei nostri settori giovanili ci sono troppi neri» (parola di Arrigo Sacchi, ex ct e coordinatore delle giovanili della Nazionale italiana di calcio, nostro concittadino, affetto da demenza senile);
«[…] Ravenna è una città nella quale le mostre e gli eventi dedicati agli animali di affezione stanno prendendo sempre più piede, a conferma anche del fatto che i ravennati sono particolarmente sensibili nei loro confronti» (il vicesindaco Mingozzi scopre forse l’esistenza dello zoosafari della Standiana proprio mentre i fotografi sadici lo immortalano vicino a un gatto alla presentazione della mostra felina del Pala De André);
«Con la nostra azione denunciamo la paurosa scarsità, se non la totale assenza, di questa tragedia nei nostri libri di scuola, per quella che resta UNA STORIA SCRITTA SOLO A META’!» (anche quest’anno attendevo con ansia il comunicato in maiuscolo di Forza Nuova sulle foibe);
«La Democrazia cristiana, ancora una volta ha vinto. Chi pensava che la Dc fosse morta e sepolta ha sbagliato di grosso perché, di fatto, il partito di De Gasperi  non è resuscitato, ma in realtà non è mai scomparso! (il consigliere Gianfranco Spadoni con la sua disarmante verità, lui che è democristiano, mi ha fatto piangere, giuro, all’indomani dell’elezione di un altro tristissimo Presidente della Repubblica).
«In merito, infine, ai docenti di Religione Cattolica deve essere ricordato che fanno parte del Consiglio di Classe con i medesimi diritti e doveri degli altri insegnanti e partecipano a pieno titolo alla valutazione finale degli alunni avvalentisi e alla determinazione del credito scolastico nel percorso per l’ammissione agli esami di stato» (dalla Diocesi girano il coltello nella piaga e me li immagino pure mentre se la ghignano).
«Dopo l’evento One Billion Rising, con la Piazza del Popolo ancora profumata di diritti per le donne di tutto il mondo, alzeremo i nostri Cuori per invocare un futuro di uguaglianza per tutt*». (Mi pare di sentirlo, il profumo di donne, spero solo che non abbiano sudato troppo a ballare per i loro diritti. E tra parentesi ve lo voglio dire chiaro e tondo: finché continuerete a scrivere utilizzando asterischi, i gay continueranno a essere discriminati e la colpa non sarà dei giornalisti).