Da Mercatali a Sefi Idem: il caso delle case

Allora, c’è stato un giornale (Ravenna&Dintorni) che ha scritto che l’ex sindaco e senatore del Pd, Vidmer Mercatali, si è comprato la casa a Marinara – in quella Marinara che ha fortemente contribuito a creare – sfruttando uno sconto a sua insaputa di circa il 40 percento sui prezzi medi dichiarati dalla proprietà. Lo stesso Mercatali ha risposto ribadendo le sue ragioni sul Carlino, e poi ha chiarito quello che aveva detto sul Carlino sul Corriere Romagna. Ok, tutto bene, niente di scandaloso ci mancherebbe. Ma in tutto questo, probabilmente, il terzo quotidiano della città si è sentito escluso. E allora ecco la bomba: la Voce di Romagna scrive qualche settimana dopo che il ministro Josefa Idem, la nostra amata Sefi, ha la residenza in una palestra. Sì, in un edificio che ospita un’attività commerciale, la palestra Jajo Gym. Al primo piano di quell’edificio, in effetti, c’è un appartamento. Appartamento nel quale abitava insieme al marito prima del 2008, quando invece la coppia si è trasferita nella casa dei genitori. Senza però cambiare residenza. O meglio, l’ha cambiata solo il marito, che ammette la dimenticanza – naturalmente sul Carlino, dove c’è anche la testimonianza del commercialista, che assicura che l’immobile dove c’è la palestra non è mai stato parificato a una prima casa e che la neoministra ha sempre pagato le relative tasse «secondo le norme vigenti». Naturalmente non ne abbiamo la certezza, non avendo visto i documenti. Ma ci fidiamo, sì. Anche se qualcuno mi deve spiegare come ci si fa a dimenticare di cambiare la residenza alla moglie, mentre la cambia il marito. E come è possibile che non se ne siano mai ricordati prima (dal 2008 ad oggi), di non risultare residenti nella stessa casa. E se davvero il fatto di avere una residenza in uno stabile dove c’è un’attività commerciale non comporti niente di strano. Non so, davvero, magari è stata solo una dimenticanza. Ma per una volta sto con Alberto Ancarani del Pdl, che in una interrogazione al sindaco ritiene opportuno «sgomberare il campo da qualunque illazione o diceria relativa a un componente di un governo che fa della sobrietà, del rigore e del rispetto delle norme la propria principale cifra politica». E chiede anche a Matteucci «se abbia intrapreso azioni per accertare la congruità dei tributi pagati sull’edificio ove risiede il Ministro Idem». Ecco, chissà se e cosa risponderà il sindaco. Ma anche a me piacerebbe saperne di più.

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