Dal Pd di Mussolini al bavaglio dei grillini

Ci sono notizie che sono bizzarre e che meritano di essere raccontate.
Tipo quella del consigliere di Lista per Ravenna (che poi è l’Udc) che durante una commissione propone di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, il Duce, avete presente? Una provocazione e poco altro, la sua, tanto per vedere l’effetto che fa. E la risposta del Pd è che no, non bisogna revocarla la cittadinanza. Perché? Perché così le giovani generazioni potranno capire che è esistito veramente e che ha fatto quello che ha fatto, ci pare di aver capito che si sia giustificato il Pd. Cioè, lo devono capire non studiando a scuola, no, ma guardando i cittadini onorari di Ravenna. Ma allora diciamolo chiaramente: quando Ancisi, che è il consigliere di Lista per Ravenna di cui sopra, dice che per assegnare una cittadinanza onoraria ci vorrebbe una maggioranza più ampia, ha ragione, poche chiacchiere. Che altrimenti un altro Mussolini (si fa per dire) nomina chi gli pare, la prossima volta.
Ma a parte il Pd che vuole la cittadinanza onoraria per il Duce, in questi giorni a farmi sorridere sono stati anche i grillini, che vogliono trasparenza, libertà, internet per tutti, eccetera eccetera, e dopo aver protestato (giustamente) per il regolamento per i dipendenti comunali di Ravenna (poi corretto e reso meno stringente), nella loro Parma fanno invece di peggio. Perché è vero che si tratta di adeguarsi a una normativa nazionale, ma c’era comunque un ampio raggio di azione entro cui muoversi e i grillini a Parma hanno scelto di tappare la bocca ai dipendenti comunali. Che se scoprono cose «nell’esercizio delle proprie funzioni» (va beh) non possono poi divulgarle se rischiano di danneggiare il Comune. Cristo santo, ragazzi, non stiamo parlando di un’azienda privata, stiamo parlando di un ente pubblico che dovrebbe rappresentare tutti noi. Più cose i dipendenti pubblici sanno e più cose scrivono su Facebook o dicono agli amici, e meglio è. Trasparenza, no? E invece, addirittura, oltre a questo il sindaco grillino di Parma ha vietato ai dipendenti pubblici di parlare con i giornalisti. Che c’è già un ufficio stampa, tanto. Si vede proprio che non sanno neppure lontanamente cosa sia un ufficio stampa, loro che la stampa la odiano…

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