Eccoci finalmente all’atteso appuntamento con le migliori dichiarazioni (tutte vere e citate testualmente, non mi stancherò mai di dirlo) del mese.
«Ci sarà una risposta forte dopo la rapina dell’Esp» (il sindaco Fabrizio Matteucci con gli occhiali da sole fuori dal centro commerciale costretto quasi ad urlarlo mentre sta smarmittando un motorino a tutto gas poco lontanto, in un video che più lo guardo e più realizzo che viviamo davvero in una piccola città di provincia).
«MotoGP, gli spagnoli come i napoletani: chiagni e fotti» (il deputato ravennate, dico deputato, quindi onorevole, della Lega Nord, Gianluca Pini, appena sospeso per aver dato della capra alla presidente della Camera dei Deputati. Ok, fatemi tornare nella mia città di provincia).
«Credere che possano esistere famiglie gay è come credere che possano esistere Negri Italiani!» (peggio della Lega, probabilmente, c’è solo Forza Nuova. Queste sono le parole, vergate in un comunicato stampa, dal segretario regionale Mirco Ottaviani).
«Quest’anno, per la prima volta, abbiamo pensato di installare i bagni chimici per la Notte d’oro» (l’assessore ai Lavori pubblici nonché candidato sindaco del Pd Enrico Liverani. E fu così che per la prima volta la Notte d’oro venne allegramente baciata dalla pioggia ininterrottamente).
«Oggi Liverani ha disegnato la nuova frontiera per Ravenna. Enrico è persona autonoma e autorevole. È il Sindaco che ci vuole. Sarà bravissimo» (l’attuale sindaco Fabrizio Matteucci subito dopo il discorso di avvio della campagna elettorale del suo designato – da tutto il partito – successore. Metti che qualcuno pensi davvero che Liverani rappresenti qualcosa di nuovo e di diverso…)
«La rimodulazione è una soluzione che considero addirittura migliore della precedente versione del Progettone» (il presidente dell’Autorità portuale Galliano Di Marco ci prende tutti per il culo. O ci ha preso per il culo fino all’altro ieri, quando il Progettone sembrava l’unica salvezza per il porto di Ravenna mentre ora è diventato peggio di un piano B stilato in tutta fretta).