Un’altra grande storia ravennate. Residenti protestano contro un locale rumoroso, in centro a Ravenna. Tra l’altro anche sempre quello. Nessuna novità. Ne avevo già parlato qui più volte, ma se volete sapere ancora come la penso, il mio ragionamento è riassumibile in poche parole: andate a vivere in campagna se non volete il rumore. Fine.
Questa volta però la novità è che a protestare c’è anche il parroco della zona (che poi è San Vitale). Si chiama Rosino Gabbiadini e c’ha pure un profilo su Facebook, tanto che ha commentato la notizia sulla pagina di Ravena&Dintorni, dicendo anche, a chi si lamentava polemicamente per il rumore delle campane, che quelle della sua chiesa smettono di suonare alle 19.30 e che se anche il pub smettesse di fare rumore a quell’ora non ci sarebbero problemi. Eh certo.
Credo però che un parroco potrebbe evitare di finire sui giornali per una roba del genere, che forse di problemi più gravi la città e i suoi parrocchiani ne hanno eccome. E magari che stesse anche più attento su Facebook, dove oltre a pubblicare svariati articoli sulla verità sulla sindone e contro l’aborto, lo scorso 8 marzo, festa della donna, lui da buon parroco ha pubblicato – “per non perdere la memoria storica”, ha commentato – una foto di uno spogliarellista su cui campeggia la scritta, cito testualmente: «Ricorda che l’8 marzo è la ricorrenza di una disgrazia… non la sagra della zoccola!». E nello stesso giorno aveva fatto, sempre su Facebook, anche un’altra battuta sulle donne, “per sorridere un po’”, pubblicando una breve barzelletta che qui riporto: «- Livello di inglese? – Ottimo. – Mi traduca: “Capire le donne”. – Mission impossible. – Assunto». Che ridere.
Insomma, niente a che fare con don Desio – il cui comportamento su Facebook avevo già riportato con sommo stupore su queste colonne prima del suo arresto – però, ecco, fossi la Curia la farei una riunione per spiegare ai sacerdoti come utilizzare i social network. E intanto che ci sono direi anche di cercare di non finire sui giornali per guerre contro i locali e i giovani troppo rumorosi, che in questo periodo la Chiesa ravennate non è che abbia proprio di per sé un grande appeal…