A Ravenna succede che una scuola media che funziona, con una quindicina di classi, sia costretta a chiudere nel 2027 perché scade il contratto di affitto. E il Comune naturalmente non è disposto a rinnovarlo, perché tanto ci sono diverse altre scuole di proprietà del Comune stesso che si stanno svuotando. La giunta precedente, guidata da Michele de Pascale, se ne è lavata le mani, lasciando la patata bollente a quella nuova, che ha brancolato nel buio senza chiaramente sapere cosa fare di fronte alle proteste vibranti delle insegnanti e dei genitori. Inizialmente l’idea era quella di inglobare un istituto comprensivo nell’altro, facendo un gran casino e provocando fin da subito la reazione indignata dei sindacati. Al termine di un sit-in di genitori e bambini con tanto di striscioni e cori, quindi, il colpo di genio: senza dire niente a nessuno, la scuola media è stato deciso che finirà al posto della scuola elementare del centro storico, lo storico e intoccabile Mordani, che è sempre più vuoto e che a sua volta traslocherà le sue due classi in croce nella scuola media dello stesso comprensivo, la Guido Novello. Tempo qualche ora e le insegnanti e le lavoratrici del Mordani si incazzano ancor di più. Il giorno dopo montano su anche i sindacati che definiscono la scelta ridicola, nel frattempo perfino i Verdi – che non rompono mai il cazzo, penserà il sindaco, neanche per gli incendi al polo chimico – si lamentano per la scelta del Comune.
Il sindaco nostro è in preda a una crisi di panico, di notte sogna la maestra più cattiva del Mordani che gli dà i compiti a casa più difficili del mondo, di giorno si trova nel bel mezzo di piazza Caduti a fissare il vuoto, scuotendo la testa, pensando al casino che ci dovrà essere questo inverno con un’elementare lì di fronte, con il rischio di far sforare la centralina che misura il Pm10 nell’aria già a metà gennaio.
«E ALLORA CHE CAXXO DEVO FARE, PORCA MXXXXXX, DITEMELO VOI EH, DOVE METTERE DUE BAMBINI IN CROCE CHE NON NE NASCONO NEANCHE PIÙ E QUELLI CHE NASCONO NON LI VOLETE NEPPURE MANDARE AL MORDANI PERCHÈ CI SONO TROPPI STRANIERI, DITEMELO VOI DOVE VOLETE MANDARE I VOSTRI CAXXO DI FIGLI A SCUOLA SENZA FARE TROPPO STRADA IN MACCHINA, CHE MANDARLI IN BICICLETTA NON SE NE PARLA, VERO, DITEMELO VOI, CHE NON VI VA MAI BENE NIENTE, COSA DEVO FARE CON I VOSTRI FIGLI E CON LE VOSTRE SCUOLE DI MERDA SEMPRE PIÙ VUOTE». Che bello che sarebbe, se lo dicesse così, di fronte agli occhi sgranati di mamme e insegnanti, con i loro cartelli in mano…
(articolo satirico, da non considerare come contenuto giornalistico)